» Scontrino elettronico e tessera sanitaria: criticità e nuovi costi da invio unificato
 

Scontrino elettronico e tessera sanitaria: criticità e nuovi costi da invio unificato

Prosegue il countdown per la partenza della cosiddetta fase due dell'obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri che dal primo gennaio interesserà tutte le farmacie, e non più solo quelle con fatturato, nel 2018, superiore a 400mila euro. Diverse le criticità segnalate, in particolare per quanto riguarda l'utilizzo dei registratori telematici, ma a preoccupare è anche la previsione del Decreto fiscale - attualmente in fase di conversione in legge - che riguarda i soggetti, come le farmacie, tenuti all'invio dei dati al Sistema tessera sanitaria. Una misura che «potrebbe creare difficoltà per le farmacie, oltre che ulteriori costi per l'adeguamento degli strumenti in uso» è la riflessione Stefano De Carli, commercialista dello Studio Luce di Modena.

La novità spiegata dall'Agenzia delle Entrate

Secondo quanto spiegato dall'Agenzia delle entrate in un'analisi della normativa, il Decreto fiscale, in vigore dal 26 ottobre, «stabilisce che, a decorrere dal 1° luglio 2020, i soggetti tenuti all'invio dei dati al Sistema tessera sanitaria adempiono all'obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all'Agenzia delle entrate dei dati relativi ai corrispettivi esclusivamente mediante l'invio dei corrispettivi giornalieri al Sistema Ts, utilizzando strumenti tecnologici che garantiscono l'inalterabilità e la sicurezza dei dati, ossia i registratori telematici. La finalità della norma è razionalizzare per gli esercenti che effettuano prestazioni sanitarie (ad esempio, le farmacie) e per l'amministrazione finanziaria, rispettivamente, l'invio e l'acquisizione dei flussi informativi relativi ai dati necessari per la dichiarazione precompilata, ai dati dei corrispettivi giornalieri e a quelli necessari per partecipare alla lotteria nazionale degli scontrini. In tal modo, gli esercenti potranno inviare tutti i dati richiesti con un'unica operazione effettuata tramite il registratore telematico».

Più costi per le farmacie

Con la premessa che è in corso l'iter di conversione in legge, «si tratta di una previsione che non sarà banale per la farmacia. Sarà, infatti, necessario apportare un ulteriore adeguamento agli strumenti in uso, con ulteriori costi a carico dei titolari. E anche per chi partirà con l'obbligo di memorizzazione elettronica e invio telematico dei corrispettivi giornalieri dal primo gennaio - tutte le farmacie, con fatturato nel 2018 sotto i 400 mila euro - si porranno le stesse problematiche, perché non ci risulta che i Registratori telematici nuovi, allo stato attuale, abbiano previsto l'impostazione». Per quanto riguarda poi l'operatività, «potrebbe trattarsi di una procedura che potrebbe non essere semplice, perché, se la comunicazione al sistema Tessera sanitaria è normalmente effettuata attraverso la spedizione di dati singoli, per ora, il Registratore telematico invia dati complessivi, come possono essere quelli a fine giornata. Bisognerà, inoltre, capire se saranno necessarie misure in tema di Privacy». Ma sono anche altre le criticità riferite dal commercialista: «Le difficoltà che avevamo segnalato in occasione della partenza della prima tranche di farmacie - con fatturato superiore a 400 mila euro - non sono del tutto rientrate e ci risultano ancora errori soprattutto in riferimento alla ventilazione dei corrispettivi, una opzione a cui ha aderito la gran parte delle farmacie, in relazione al tracciato record fornito dall'amministrazione finanziaria alle case produttrici degli apparecchi. Ne risulterebbe che la memorizzazione e l'invio dei corrispettivi avverrebbe in modo irregolare, con quanto sarebbe impedito, in caso di opzione per la "ventilazione", l'inoltro dei corrispettivi relativi ai servizi imponibili e ai servizi esenti in modo distinto e separato, con le adeguate aliquote Iva del 22% o in esenzione».

Novità su lotteria degli scontrini

Intanto, per quanto riguarda il Decreto fiscale - in Commissione finanza della Camera per l'iter di conversione -, come si ricorderà, sempre all'articolo 15, contiene una ulteriore previsione di interesse delle farmacie: l'estensione per tutto il 2020 del divieto, già in vigore per il 2019, di emettere fatture elettroniche relative a prodotti e servizi per i quali vige l'obbligo della trasmissione dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini della compilazione della dichiarazione dei redditi precompilata. Ma al momento gli emendamenti all'articolo che sono stati presentati o sono stati ritirati o dichiarati inammissibili, mentre sembrerebbe probabile, secondo quanto riferisce un articolo del Sole 24 Ore di ieri, una proroga sulla partenza della lotteria degli scontrini «almeno fino al 1° luglio 2020, data in cui scadrà la moratoria delle sanzioni per i mancati invii all'amministrazione finanziaria degli scontrini elettronici. A tal punto che un emendamento riformulato al decreto fiscale collegato alla manovra 2020 è già pronto e attende solo di essere approvato. Da un lato, infatti, gli stakeholder hanno già evidenziato problemi tecnici al Fisco e al Mef. Dall'altro lato, si deve ancora concludere l'iter per il regolamento della lotteria, che dovrà essere sottoposto all'esame del Garante della privacy. A tal proposito, l'Authority per la protezione dei dati personali precisa di aver ricevuto uno schema di provvedimento ancora non completo, in data 14 novembre, e di essere inoltre in attesa della necessaria valutazione di impatto prevista dalle norme».
 
 

fonte:

Farmacista 33

 
 

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